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L’Europa propone un regolamento per ridurre l’inquinamento da microplastiche

L’Europa propone un regolamento per ridurre l’inquinamento da microplastiche 1200 800 Eurofins EcoGestor

La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento per ridurre l’inquinamento da microplastiche, con particolare attenzione alla prevenzione delle perdite di pellet di plastica nell’ambiente. La proposta, presentata nell’ambito del dossier interistituzionale 2023/0373(COD), mira ad affrontare la terza fonte più significativa di rilascio involontario di microplastiche.

Contesto della proposta di regolamento

Nel 2018, la Strategia europea per le materie plastiche nell’economia circolare ha riconosciuto i rischi posti dalle microplastiche e ha chiesto soluzioni innovative alle loro diverse fonti. Poi, nel 2019, il Gruppo dei principali consulenti scientifici della Commissione ha riconosciuto i rischi potenziali delle microplastiche e ha chiesto misure preventive.

Nel 2020, come misura di attuazione del Green Deal europeo, la Commissione si è impegnata, nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare 2.0, a combattere la presenza di microplastiche nell’ambiente attraverso due strumenti:

  • Limitare le plastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti
  • Combattere il rilascio non intenzionale di microplastiche attraverso, tra l’altro, misure di standardizzazione, certificazione e regolamentazione e l’armonizzazione dei metodi di misurazione di tali rilasci.

Successivamente, nel 2021, la Commissione ha proposto, nel suo Piano d’azione “Inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo”, un obiettivo per l’UE di ridurre lo scarico (intenzionale e non) di microplastiche nell’ambiente del 30% entro il 2030.

Il 25 settembre la Commissione europea ha adottato un regolamento che limita le microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti. Questa proposta sulla prevenzione delle perdite di pellet di plastica nell’ambiente, insieme alla valutazione d’impatto che l’accompagna, deriva dagli impegni presi dalla Commissione sul rilascio non intenzionale di microplastiche.

Questa proposta di nuovo regolamento segue la recente restrizione sulle microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti, adottata il 25 settembre 2023.

Riduzione delle perdite di cippato fino al 74%.

Ogni anno vengono prodotte e movimentate enormi quantità di pellet, sia a livello globale che nell’UE (nell’UE, circa 57 milioni di tonnellate nel 2021). Le stime indicano che nel 2019 sono state perse nell’ambiente dell’UE tra le 52 e le 184 tonnellate di pellet, pari a 2.100-7.300 camion carichi di pellet all’anno.

I pellet di plastica, utilizzati come materia prima industriale, vanno persi in varie fasi della catena di approvvigionamento, contribuendo all’inquinamento dell’ambiente. La proposta mira a ridurre queste perdite del 54-74%, contribuendo così all’obiettivo della Commissione di ridurre del 30% lo scarico totale di microplastiche entro il 2030.

Obiettivo: prevenire la perdita di granuli evitabile

La relazione evidenzia i rischi ambientali, climatici, di salute umana ed economici associati alle perdite di pellet. Inoltre, sottolinea la mobilità dei pellet, che si disperdono facilmente nell’aria, nelle acque superficiali e nelle correnti marine.

La Commissione propone che gli operatori agiscano nel seguente ordine di priorità: prevenzione per evitare fuoriuscite di granuli; contenimento dei granuli fuoriusciti per garantire che non inquinino l’ambiente; e, come ultima opzione, bonifica dopo una fuoriuscita o uno sversamento. La proposta prevede quindi quanto segue:

  • Migliori pratiche di manipolazione per gli operatori, poiché la manipolazione impropria è la causa principale delle perdite di pellet.
  • Certificazione obbligatoria e autocertificazioni
  • Metodologia standardizzata a livello europeo per un elevato livello di protezione ambientale
  • Requisiti meno severi per le PMI

Agenda 2030

La proposta si basa sulla Strategia sulla plastica, sul Piano d’azione per l’economia circolare e sul Piano d’azione “Inquinamento zero”. Sostiene quindi gli obiettivi del Patto verde europeo. È inoltre allineata con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Le prossime tappe

A dicembre 2023, la proposta è in fase di prima lettura al Parlamento europeo. Se progredirà, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Sarà applicabile 18 mesi dopo la sua entrata in vigore.

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